
Negli articoli passati ho fatto qualche accenno a quelli che posso essere alcuni dei disturbi alimentari, adesso la mia intenzione è analizzare alcuni di questi andando nello specifico del mio ambito lavorativo, ovvero, lo sport.
Ci sono dunque degli sport che predispongono maggiormente a queste problematiche con conseguente malnutrizione in quanto richiedono un basso peso corporeo e ne consegue spesso quella che è una riduzione cronica dell’apporto calorico giornaliero.
In molti sport è anche richiesta una riduzione drastica del peso corporeo al fine di rientrare in specifiche categorie di peso, ad esempio il judo, il pugilato, il power lifting, ecc.
In altri sport è addirittura necessaria una riduzione del tessuto adiposo che necessita dunque drastiche modifiche dei nutrienti al fine di ridurre il grasso al minimo, classico esempio è il body building.
Sorge quindi spontanea la domanda su quale sia il peso ideale per un atleta professionista, infatti ci troviamo a spaesati in quanto il peso ideale per la performance sportivo spesso non combacia con quello ideale per la salute; Il peso ideale per la performance si ottiene dall’insieme di muscoli, ossa e adipe in modo da poter fornire forza ed energia al fine di eseguire in maniera eccellente le prestazione dello sport in questione.
Ora voglio porre l’attenzione sugli sport che enfatizzano la magrezza, ginnastica artistica, pattinaggio artistico, danza, ecc:
in questi sport i soggetti femminili vanno spesso incontro a quella che viene definita “triade” (the female athlete triad, definita tale nel 1992 dall’American College of Sports and Discipline Medicine) in quanto prevede diverse complicazioni.
La prima complicazione è l’amenorrea ovvero assenza e scomparsa di ciclo mestruale, seguono quelli che sono i disturbi del comportamento alimentare e conseguentemente l’osteoporosi, quello che voglio sottolineare è quanto queste complicazioni siano interconnesse tra di loro.
È infatti vero che dei disturbi del comportamento alimentare possono provocare amenorrea e conseguentemente osteoporosi, spesso abbiamo infatti certi comportamenti da parte dei soggetti come:
La riduzione del cibo introdotto, periodi di digiuno, crisi di iperfagia, vomito autoindotto e in fine ma non per ultimo di importanza sono l’assunzione di diuretici e lassativi al fine di indurre un decremento ponderale assieme ad un aumento dell’esercizio fisico più del necessario.