cosa significa dieta

Oggi voglio affrontare una domanda molto frequente, che non solo viene posta dai miei pazienti ma da ogni conoscente nel momento in cui si viene a conoscenza della mia professione, ovvero :

come si fa a stare a dieta?

Spesso la questione salta  fuori quando anche amici vengono a sapere che non sgarro quasi mai e comunque nei momenti in cui lo faccio è solo per stare in compagnia, feste particolari, ecc; o meglio le persone restano incredule alla mia risposta.

Ebbene si perché una vera dieta “se così la vogliamo chiamare” non deve provocarci sofferenza e fame ma tutt’altro, deve sopperirla, sono infatti convinto che il termine dieta non porta con sé solo il significato di specificare cosa mangiare nell’arco della giornata ma anzi sta a indicare un vero e proprio stile di vita.

Dunque una nutrizione adeguata è essenziale al fine di garantire la qualità di vita che per essere davvero garantita va adeguata e calibrata alle singole esigenze del paziente, facendo qualche esempio:

l’età va assolutamente tenuta in considerazione(“pensiamo alla dieta per un anziano a confronto quella di un trentenne”), il sesso “impossibile fare una singola dieta sia per entrambi i sessi, sia per quanto riguarda le differenze ormonali che fisio-metaboliche”, le condizioni fisio-patologiche con cui ogni singolo paziente deve convivere “pensiamo la dieta per un diabetico, piuttosto che un paziente che soffre di tiroidite di hashimoto, ecc…”, lo stile di vita “un sedentario a differenza di uno sportivo avrà un metabolismo indotto e una richiesta calorica totalmente diversa”, ecc

Ebbene si, ognuno necessita di una specifica dieta per ottenere dei veri risultati, ma oltre questo tengo a specificare un altro punto che spesso sfugge, quando si prende la scelta di andare da un nutrizionista io faccio per prima cosa i miei complimenti e incoraggiamenti per la decisione, si perché si decide di intraprendere un percorso.

Un percorso che avrà durate differenti a seconda del soggetto e dagli obbiettivi dello stesso, ma, un percorso, non una dieta, mi viene meglio definirlo percorso nutrizionale durante il quale ci saranno diversi ostacoli ma io sarò sempre li per sostenerli al fine di garantire il miglior risultato, questo lo dico per far comprendere anche l’importanza dei controlli, ovvero giustamente nessuno è obbligato a tornare per fare degli aggiustamenti del piano nutrizionale ma, è altrettanto vero che massimo dopo 2 mesi ogni dieta (anche la più efficace) perde l’efficacia.

Si avete capito bene, se per troppo tempo la dieta continua ad essere seguita anche correttamente ma senza modifiche diventa inefficace, motivo per il quale servono i controlli al fine di aggiustarle e eventualmente modificarla completamente al fine di garantire il massimo stimolo dell’organismo.

Il discorso viene molto più semplice se pensiamo all’attivita fisica, prendiamo la classica scheda da palestra per fare un esempio comprensibile per tutti, avete mai visto un atleta andare avanti mesi e mesi con la stessa scheda?

Non credo di dover dare la risposta in quanto tutti la conosciamo, questo è per far capire che ciò che si intraprende è un vero e proprio percorso atto alla migliorazione e crescita di se stessi e della propria salute fisica e mentale in cui io ripeto, sarò presente a sostenervi affinchè voi raggiungiate gli obbiettivi prestabiliti.

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